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Sunday, 17 April 2016

Come registrare il proprio veicolo a Malta

Il sito web di riferimento per tutti gli aspetti burocratici è ovviamente quello dell'ente istituzionale dei trasporti maltesi http://www.transport.gov.mt.
Nonostante ci sia una pagina (questa) in cui è spiegato l'iter da seguire, sento la necessità di puntualizzare alcuni dei passaggi.
Do per scontato che chi legge è cittadino italiano in possesso di una licenza di guida in corso di validità. In caso contrario l'iter è certamente diverso.
Da quando sbarcate con il vostro mezzo a Malta, potrete circolare per legge per un periodo determinato.
Mi raccomando, conservate il biglietto e la carta di imbarco (quella con la banda gialla) della Virtuferries!
Se è la prima volta che arrivate a Malta e quindi non siete ancora residenti maltesi, sappiate che il vostro veicolo potrà circolare senza problemi per un massimo di 7 mesi nell'arco di 12.
Quindi se state visitando Malta per turismo, nessun problema.
Se la vostra visita è invece dovuta a trasferimento perché avete trovato lavoro le cose sono diverse.
Infatti, per vivere a Malta dovrete richiedere la ID card - farne a meno è praticamente impossibile se si vuole accedere ai servizi bancari e ad alcuni servizi del governo. A questo punto però dovrete regolarizzare il vostro mezzo entro 30 giorni dall'ottenimento della ID card.
Per regolarizzare intendo cambiare targhe e certificato di proprietà con quelli maltesi.

Come si fa

Bisogna innanzitutto recarsi a Floriana (qui) per fare visionare il mezzo.
Qui gli addetti prepareranno un modulo che contiene fra le altre cose, il numero di telaio, il numero di serie del motore e la stima del valore del mezzo.
Il numero di serie NON è quello riportato nel libretto italiano: quello è il modello del motore.
Purtroppo per me, nel caso della mia automobile - una Peugeot 207 - il numero di serie si trova in una targa metallica dietro il motore per cui l'addetto non ha potuto leggerlo.
Rassegnato all'idea che fosse necessario smontare l'auto, mi sono recato in un centro Peugeot per chiedere un preventivo. Per mia fortuna, la Peugeot mantiene alla sede centrale un registro di tutte le auto prodotte: hanno pertanto potuto darmi il numero di serie del motore entro qualche giorno.

Ottenuto il modulo di ispezione dovrete andare a sottoscrivere una assicurazione maltese per la quale vi richiederanno libretto italiano, atto di proprietà italiano e gli ultimi attestati di rischio.

Con l'assicurazione in mano, potete finalmente recarvi agli uffici per la registrazione.
Dovrete prima compilare i moduli VEH01 e VEH02: in caso di dubbi potrete sempre terminare la compilazione all'ufficio stesso.
Vi consiglio di recarvi agli uffici con il mezzo che state per registare perché dovrete portare anche le targhe di esso. In alternativa, potrete lasciare il veicolo in un garage.

Sarete tenuti a pagare la registrazione con incluso l'equivalente del bollo, il costo delle targhe e le tasse d'ufficio. I costi sono indicati nel sito di Transport Malta.

Ricapitolando, ecco l'elenco dei documenti necessari per la registrazione:
  • Documento di ispezione del veicolo
    Si ottiene qui.
    Necessario libretto italiano 
  • Assicurazione maltese
    Necessari libretto e certificato di proprietà italiani, documento di ispezione, ultimi attestati di rischio. Assicurazioni diverse potrebbero richiedere documenti diversi. 
  • Biglietto e carta di imbarco Virtuferries originali
    Ricordate di conservarli! Nel caso li avesse gettati via o smarriti potrete sempre richiederne una copia alle biglietterie Virtuferries qui
  • ID card maltese
  • Moduli VEH01 e VEH02
  • Targhe del veicolo
Se tutto è andato bene, non vi resta che comunicare al PRA italiano l'avvenuta registrazione a Malta avviando la procedura di radiazione per esportazione per la quale dovrete inviare in Italia le vecchie targhe ed il certificato di proprietà. Non è obbligatorio certo, ma se volete evitare di continuare a pagare il bollo, vi conviene fare voi stessi la richiesta.

Ottenere lo sconto sulla tassa di registrazione

La tassa di registrazione è pari all'importo riportato nel documento di ispezione. Nel caso di veicoli recenti, questo potrebbe essere molto vicino al valore dello stesso, rendendo la registrazione estremamente antieconomica.
Se però siete intestatari del veicolo da almeno due anni e siete residenti in Italia da almeno due anni, potrete allora richiedere lo sconto della tassa per uso personale del veicolo.
Come indicato in questa pagina, dovrete compilare il modulo VEH07 e produrre tutta la documentazione in esso indicata comprovante quanto dichiarato (certificato di proprietà del veicolo, bollette ENEL, buste paga emesse in Italia, ecc.).
Presentando questa richiesta, riceverete un foglio che posticiperà il termine per la registrazione a dopo l'esito della richiesta che potrebbe richiedere qualche settimana (6 nel mio caso).

Conclusioni

L'iter di per se non è complicato.
Quello che ho trovato non chiaro è l'ordine con cui fare le cose ed il fatto che non tutti i documenti necessari per ogni passaggio sono indicati.
Spero che questo post possa servirvi ad evitare un po' di visite e telefonate agli uffici alla ricerca di informazioni.
Un ultimo consiglio: ottenuta la ID card, muovetevi immediatamente per la registrazione. Ottenere il documento di ispezione e l'assicurazione potrebbe richiedere qualche giorno ed è meglio non rischiare di pagare la multa per mancata registrazione entro i termini di legge.

Friday, 18 December 2015

L'inglese è una lingua ufficiale o no?

Stefano da qualche tempo partecipa a SkolaSport un programma governativo che promuove lo sport per gli studenti di tutte le età. Io e mia moglie abbiamo deciso di iscriverlo al corso di ginnastica.

Durante questa ora settimanale in realtà, vista l'età media di cinque anni, più che altro fanno giochi di gruppo, ma riteniamo che sia più che adeguato dato che è anche un modo per socializzare.

La settimana scorsa ho ricevuto una email dal centro sportivo con l'invito ad un incontro con i genitori per spiegare l'organizzazione del nuovo anno accademico di ginnastica.
In buona sostanza, un incontro per gli interessati ad un programma più impegnativo per fini possibilmente agonistici.
Pur avendo in mente di non stressare troppo il nostro piccolo sportivo, abbiamo comunque deciso di partecipare all'incontro.

Il giorno fissato, siamo arrivati al centro sportivo inusualmente puntuali (per i nostri - ahimè - standard).
Dopo una breve attesa ci siamo finalmente seduti per ascoltare il discorso degli organizzatori.

Come immaginavo, lo speaker ha cominciato subito a parlare in maltese.
Poco male - mi sono detto - mi sono quindi alzato e chiesto, in inglese, scusandomi per l'interruzione, se poteva parlare in inglese anche lui.
La faccia stupita della gente sul palco mi ha lasciato perplesso a mia volta: dopo aver confabulato brevemente fra loro, l'uomo mi ha risposto in inglese che il pubblico avrebbe preferito il maltese, anche se sinceramente non ho capito da cosa lo ha dedotto.

Stavo quindi pensando di andare via, quando, visto che fra gli organizzatori era presente un italiano, sono stato invitato a spostarmi vicino a lui che si è cortesemente prestato a fare da traduttore.

Alla fine ho capito i punti essenziali del discorso e che comunque Stefano è ancora piccolo (e inesperto) per accedere all'accademia.

Non è mia intenzione dare colpe a nessuno, ma la situazione vissuta mi ha lasciato in testa delle domande:


  • Se non ci fosse stato l'interprete, lo speaker avrebbe accettato di parlare in inglese o sarei stato costretto a rinunciare a capire? 
  • In una nazione dove l'inglese è una delle due lingue ufficiali, non è mio diritto insistere nel chiedere di usarlo?

Saturday, 26 September 2015

Scuola maltese

Questo post è stato aggiornato dopo la prima pubblicazione.

Stefano compirà cinque anni il prossimo Ottobre quindi, secondo l'ordinamento maltese, dovrà frequentare il primo anno della scuola primaria.

Sin dalla fine dello scorso Agosto io e mia moglie abbiamo raccolto tutte le informazioni possibili sulle modalità di iscrizione e sullo svolgimento del programma scolastico per i bambini immigrati.

Ad essere sincero, il sito del ministero dell'istruzione maltese, pur fornendo moltissime informazioni di utilità generale, non fornisce dettagli sulle modalità di'iscrizione e nei forum o su Facebook la gente in genere divaga in inutili discussioni.

Quindi il consiglio che mi sento di dare, in generale, è di non fare affidamento alle fonti online e, prima di continuare, ci tengo anche a chiarire che con questo post voglio solo riportare la nostra personale esperienza senza alcuna pretesa di ufficialità: l'approccio migliore in questo caso è parlare di persona con i funzionari.

Prima visita a scuola

Ad inizio Settembre, per comodità logistica, mia moglie si è recata alla più vicina scuola primaria.
Li le hanno spiegato meglio l'organizzazione maltese: ogni scuola fa parte di un college che centralizza tutta la parte amministrativa.
Pertanto per l'iscrizione bisogna recarsi alla sede centrale del college o contattare il preside del quale ci hanno fornito il numero telefono della segreteria.

La sera stessa a casa ho trovato l'indirizzo email del preside nel sito istituzionale (in questa pagina) e ho così deciso di anticipare i tempi e scrivergli.
Il giorno dopo il preside stesso mi ha risposto, dicendomi molto cortesemente che la mia richiesta di informazioni sull'iscrizione sarebbe stata seguita dalla sua segreteria.

Prima visita al college

Qualche giorno dopo, non avendo più ricevuto risposta nonostante un mio sollecito sempre per email, siamo andati alla sede del college per chiedere istruzioni per l'iscrizione.
Ecco il necessario:
  • lettera libera di richiesta di iscrizione indirizzata al college
  • copia del contratto di affitto o altra prova di effettiva residenza
  • copia dei documenti di riconoscimento del bambino e dei genitori
  • copia del certificato di nascita del bambino
  • copia della eResidence card (se già in possesso)
La sera stessa ho cominciato a scrivere la lettera nella quale, oltre a chiedere l'iscrizione al college, chiedevo lo spostamento alla scuola più vicina a casa e l'iscrizione al corso di Inglese e Maltese.

Si perché, come da indicazione europea, tutte le scuole pubbliche della comunità dovrebbero fornire ai bambini immigrati un supporto supplementare per rendere più rapida l'integrazione (qui uno studio di un ente indipendente sottoposto alla Commissione Europea).
Il governo maltese, venendo incontro al crescente numero di immigrati, quest'anno ha cambiato il programma decidendo di estendere all'intero anno scolastico l'insegnamento delle lingue ufficiali.
Qui la circolare ufficiale del ministero dell'istruzione su questo programma.

Il problema è che i dettagli dell'organizzazione di questo nuovo programma fino a qualche giorno fa, a pochi giorni dall'inizio della scuola, non era ancora chiara.
Ma andiamo con ordine.

Seconda visita al college

Siamo quindi tornati al college per consegnare la lettera, la copia del contratto di affitto e le copie di tutti i nostri documenti italiani e della mia eResidence card maltese. 
La segreteria ci ha detto di attendere la lettera ufficiale di accettazione che ci sarebbe stata inviata per posta a casa. La stessa ci ha anche detto di richiamare nel caso dopo una settimana non avessimo ancora ricevuto la lettera. 

Passata la settimana, come concordato, abbiamo chiesto telefonicamente notizie dell'iscrizione. La risposta ci è stata prontamente inviata per email (abbiamo poi ricevuto lo stesso documento per posta qualche giorno dopo). 
Avevamo quindi la conferma che la nostra richiesta di iscrizione e spostamento alla scuola più vicina era stata accettata (ma dubito onestamente che una scuola pubblica possa rifiutare l'iscrizione), 

Seconda visita a scuola

Con la copia cartacea dell'accettazione dell'iscrizione ci siamo quindi recati a scuola per terminare il processo di iscrizione.
Lì ci hanno fornito l'elenco del materiale scolastico e dei componenti dell'uniforme da acquistare prima dell'inizio della scuola. 
Hanno quindi aggiunto che Stefano avrebbe frequentato per tutto l'anno una classe a parte dedicata ai bambini immigrati.
Fermo restando che un supporto linguistico è necessario, mi sono subito preoccupato del significato di "classe dedicata".

  • L'insegnamento delle lingue esclude in qualche modo l'insegnamento del normale programma?
  • Ogni quanto verrà valutato il livello dei bambini?
  • Come faccio io, a sapere che mio figlio necessita di un ulteriore supporto esterno alla scuola?
  • Quali sono i parametri di valutazione?
  • Come vengono integrate le attività di queste classi con quelle delle altre?
Le risposte incerte che ho ricevuto al momento ci hanno messo in agitazione perchè la nostra più grande preoccupazione è che i bambini stranieri vengano considerati come di "serie B".

Abbiamo quindi cercato più informazioni possibili, chiedendo a colleghi, ritornando più volte a scuola e scrivendo email al ministero (all'indirizzo email indicato in fondo alla circolare ministeriale di cui sopra).
Devo dire sinceramente che in generale tutte le persone con cui abbiamo parlato sono state molto gentili e garbate, ma ciò non toglie che abbiamo avuto (ed ancora abbiamo) qualche preoccupazione su come si svolgerà quest'anno scolastico per Stefano.

Ad oggi, le notizie che abbiamo sono:
  • L'anno scolastico per i bambini stranieri comincerà una settimana dopo, il 5 Ottobre.
  • L'insegnamento delle lingue seguirà per quanto possibile lo stesso programma scolastico delle classi maltesi.
  • Ogni mese i bambini verranno valutati e, quando raggiunta una competenza adeguata, spostati di classe.
  • Le classi saranno di soli cinque bambini.
  • L'acquisto dell'uniforme scolastica non è necessario almeno fino all'introduzione nella classe maltese (purtroppo l'abbiamo scoperto troppo tardi).

Terrò aggiornato questo post man mano che avrò novità.

Aggiornamento 08/10/2015:
Venerdi 02/10/2015 abbiamo ricevuto una telefonata dalla scuola che ci informava che l'inizio delle lezioni sarebbe stato posticipato al 07/10/2015.
La scuola è quindi cominciata ieri: da subito l'orario normale 8,30-14,15.
Oggi Stefano ha svolto i suoi primi compiti a casa (una pagina di a minuscole e due fogli di esercizi con i numeri e le forme).
Confermata anche la composizione delle classi di sostegno a gruppi di cinque anche di età diversa: Stefano è il più piccolo del suo gruppo.
Non abbiamo avuto occasione di conoscere le insegnanti, ma ne avremo occasione fra quindici giorni al primo ricevimento dei genitori.